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EXISTENTIAL COUNSELOR

Il Couseling esistenziale si basa su una preoccupazione filosofica per ciò che significa essere umani. Gli esistenzialisti credono che trovare un senso nella vita sia l’unico modo per far fronte all’ansia causata dall’esistenza.
Mentre i consulenti esistenziali non si impegnano necessariamente in discussioni filosofiche con i loro clienti, cercano di aiutarli a trovare significato e scopo, assumersi la responsabilità delle loro decisioni e fare i conti con la natura finita e fragile della vita.
Una volta riconosciute e affrontate le realtà esistenziali, questo approccio presuppone che i clienti saranno maggiormente in grado di vivere in modo propositivo ed essere meglio in grado di affrontare le loro circostanze di vita.
Gli esistenzialisti considerano l’ansia come una risposta appropriata alla situazione in cui si trovano gli esseri umani, cioè ci troviamo di fronte alle preoccupazioni fondamentali dell’esistenza (morte e libertà, per esempio). Se si trova inaccettabile l’ansia associata alla natura della vita, ne risulterà un’ansia nevrotica, che proviene dall’annullare le spiacevoli realtà della vita.
Il ruolo del consulente è relativamente semplice nell’aiutare i clienti a confrontare realtà esistenziali e trovare significato e scopo nella vita. Tuttavia, la ricerca del significato nella vita è ovviamente complessa, di ampia portata e mai completamente risolta.
Rollo May ha riassunto la consulenza esistenziale come una serie di incontri clienti- counselor in cui il consulente tenta di aiutare il cliente a identificare le risorse personali significative, quindi a condurre la vita in base a tali valori.
I consulenti esistenziali non sono particolarmente interessati all’uso di tecniche formali nel counseling. Tuttavia, la logoterapia di Victor Frankl utilizza tecniche come l’intenzione paradossale.

ENEAS LUDGERO DA SILVA